Cuore e Gravidanza

Cristina Andriani

Il Simposio Cuore e Gravidanza anche quest’anno ha richiamato un pubblico molto ampio a dimostrazione non solo del grande interesse ma anche della crescente sensibilità verso un argomento che, in una delle sue molteplici sfaccettature, gravidanza e cardiopatie congenite, è stato oggetto di un importante Documento di Consenso dell’ANMCO. Dopo aver richiamato alcuni fondamentali concetti di fisiologia del sistema cardiovascolare durante la gravidanza ed il puerperio si è passati ad analizzare il problema della terapia farmacologica in gravidanza, argomento non scevro di insidie e molto temuto dai Cardiologi. Nell’ambito delle patologie in gravidanza la ipertensione arteriosa sistemica è una condizione che complica il 10-20% delle gravidanze e che quando giunge all’estremo della pre-eclampsia rende conto del 15-20% della mortalità materna totale. La ipertensione arteriosa polmonare è all’opposto una condizione rara che diventa una controindicazione alla gravidanza in classe IC per le gravi complicazioni che possono insorgere nel corso della stessa. Le cardiomiopatie complicano una piccola percentuale delle gravidanze ma richiedono una gestione multidisciplinare, tra le varie cardiopatie un focus è stato fatto sulla cardiomiopatia peripartum per la peculiarità della stessa e la possibilità di completo recupero a distanza nel 50% dei casi. Nell’ambito delle aritmie il dato rilevante è che solo il 10% delle pazienti che lamenta cardiopalmo ha un disturbo del ritmo, che nella maggior parte dei casi è benigno. Qualora le aritmie richiedano un trattamento l’utilizzo di farmaci antiaritmici è limitato dai possibili effetti sul feto mentre tra i trattamenti non farmacologici va considerata sia la CVE, che risulta sicura anche in corso di gravidanza, che la possibilità di procedere a procedure ablative prima del concepimento.