Documento di Consenso ANMCO-SIC-GISE-SIECVI-AIMN-SIRMN

Giovanna Di Giannuario

L’appropriatezza dell’imaging cardiaco è un argomento sempre molto dibattuto in ambito clinico ed una problematica quotidiana che riguarda tutti i laboratori di ecocardiografia clinica coinvolti nella gestione di un numero sempre crescente di richieste di esami.
Il Minimaster ha visto quest’anno un rinnovamento nella sua impostazione generale rispetto alla precedente edizione, non più solo un format classico didattico-teorico ma l’alternanza di una parte teorica “l’imaging nell’iter diagnostico” con “l’uso appropriato dell’imaging nel contesto clinico specifico”. Sono stati trattati quattro dei principali quadri clinici cardiologici: l’embolia polmonare, l’endocardite, l’ipertensione e la fibrillazione atriale, che fanno parte dei 18 capitoli del nuovo Documento di Consenso sull’appropriatezza dell’ecocardiografia che è ancora in fase di elaborazione. I Relatori hanno trattato in maniera chiara e completa sia la parte teorica che le flow chart esistenti sull’appropriatezza e sulla integrazione dell’imaging con gli score clinici.
Tutte le relazioni hanno avuto un taglio pratico con illustrazione anche di casi clinici interessanti che hanno acceso la discussione sul ruolo del multi modality imaging e la corretta diagnosi e gestione del paziente cardiopatico. Molto bella ed innovativa è stata la condivisione e la discussione di alcune delle nuove tabelle di appropriatezza in corso di elaborazione, ha stimolato interesse e curiosità nell’audience, nell’approfondire le classi di appropriatezza delle varie tecniche.
Lo sviluppo di nuovi software ecocardiografici Strain, Strain rate, ecocardiografia tridimensionale e le nuove metodiche di imaging integrato TAC, RMN e imaging nucleare PET-TAC e SPECT hanno portato dei miglioramenti nella capacità di diagnosi, nella stratificazione del rischio di complicanze maggiori e nella prognosi delle principali patologie, rendendo però più complesso l’iter diagnostico-terapeutico.
Le nuove metodiche di imaging avanzato infatti, non sempre sono disponibili in tutti gli ospedali, a volte sono costose e spesso possono rallentare l’iter diagnostico per il tempo di attesa all’esecuzione, quindi esiste la necessità di un ordine chiaro di appropriatezza nella loro indicazione che non rallenti il decision making e che consenta la migliore gestione del paziente.
Le sessioni sono partite sempre dalla problematica clinica volendo ricordare a tutti noi che, nonostante l’evoluzione della tecnologia, ciò che guida la scelta degli esami è il sospetto clinico ed il quadro clinico di presentazione del paziente, e come solo l’integrazione di più informazioni cliniche e strumentali possa portare ad un corretto iter diagnostico.
I Relatori ed i Moderatori, Colleghi di elevata competenza nell’ambito dell’imaging e degli argomenti trattati, hanno dato un’anteprima di quello che è l’importante lavoro in corso di svolgimento, il Documento di Consenso congiunto inter-societario sull’appropriatezza, che stanno realizzando secondo le regole delle associazioni americane ed europee con gruppi che lavorano parallelamente su più argomenti ed in maniera multidisciplinare, e che diventerà sicuramente un prossimo punto di riferimento per tutte le cardiologie italiane.