FOCUS EMBOLIA POLMONARE

Stefania Angela Di Fusco
Alla ricerca di un percorso diagnostico terapeutico ottimale per i diversi volti dell’embolia polmonare

Si svolgerà alle 14.00 in Sala Foscolo il Focus sull’embolia polmonare, si tratta di un incontro di 60 minuti che toccherà aspetti del mondo dell’embolia polmonare, spesso tralasciati e che invece meritano un corretto inquadramento al fine di ottimizzare la gestione complessiva del paziente. In accordo con le ultime Linee Guida europee, al centro delle strategie diagnostico-terapeutiche dell’embolia polmonare acuta deve esser posto il paziente con il suo quadro clinico di presentazione. Un’attenta valutazione clinica è il primo passo imprescindibile per un corretto approccio diagnostico. Una volta definita la diagnosi di embolia polmonare è necessario puntualizzare che non tutte le “embolie polmonari” richiedono la stessa gestione terapeutica ed assistenziale. La prima relazione di questo simposio è dedicata alla definizione dei criteri clinici e strumentali sui quali basare il percorso più adatto nel singolo paziente. In accordo con le ultime Linee Guida ESC per la stratificazione prognostica è consigliato l’utilizzo dell’Indice di Severità dell’Embolia Polmonare (PESI). In caso di compromissione emodinamica evidenziabile dalla valutazione clinica, presenza di shock cardiogeno o ipotensione, il rischio di morte intraospedaliera è elevato, in particolare nelle prime ore immediatamente dopo il ricovero, pertanto il trattamento deve essere immediato ed intensivo. In caso di stabilità clinica ma con segni strumentali di significativo impegno emodinamico o incremento della troponina è comunque necessario prendere in considerazione un monitoraggio intensivo dei parametri emodinamici. La maggior parte dei casi, invece, possono essere gestiti in un reparto di degenza ordinaria. Uno score PESI di classe I-II identifica, infine, quei pazienti a basso rischio per i quali è ipotizzabile una dimissione precoce ed un trattamento domiciliare. Nella seconda relazione viene discusso della gestione dell’embolia polmonare di riscontro “occasionale”. Si cercherà di delineare una strategia utile per l’approfondimento diagnostico e definire la gestione terapeutica più adatta in questo contesto clinico. L’ultima relazione prevista in questa sessione si occupa di un quadro clinico-strumentale particolarmente “oscuro”: l’embolia polmonare subsegmentale, che viene riscontrata nel 1%–5% dei pazienti con sospetta embolia polmonare. Considerato l’incerto significato prognostico di questo quadro clinico, la gestione terapeutica dovrà tenere conto dell’eventuale coesistenza di chiare fonti emboligene, oltre che di episodi recidivanti o della presenza di trombofilia. Tutte queste premesse fanno prevedere una sessione con interessanti spunti di riflessione e di discussione su alcune aree grigie del vasto mondo dell’embolia polmonare.