Simposio Congiunto ANMCO-American College of Cardiology: nuove frontiere nella prevenzione cardiovascolare

Stefania Angela Di Fusco

Un’appropriata gestione delle dislipidemie rappresenta un punto cruciale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Il Simposio Congiunto ANMCO – American College of Cardiology ha permesso di ascoltare dalla viva voce di esperti internazionali un aggiornamento su una delle nuove frontiere nella prevenzione cardiovascolare: l’appropriata gestione delle dislipidemie. Il Dott. Lee Golderberg, ha presentato le novità contenute nelle ultime Linee Guida sull’ipercolesterolemia pubblicate oltre Oceano. È stato enfatizzato il ruolo della valutazione del calcio coronarico (Calcium Score) in quei contesti clinici in cui la decisione relativa all’inizio di una terapia con statine è dubbia. Inoltre, sulla scorta dei risultati dello Studio REDUCE-IT è stato discusso il ruolo dell’ipertrigliceridemia come ulteriore target terapeutico. Il Dott. Michele Massimo Gulizia ha mostrato i dati relativi all’approccio dell’ipercolesterolemia in Europa. I dati presentati sono provenienti dal mondo reale e sono stati raccolti grazie al progetto di screening cardiovascolare realizzato con la Banca del Cuore. Dalle analisi presentate è emerso che solo il 50% dei soggetti con coronaropatia ha valori di Colesterolo LDL<70 mg/dl, evidenziando quindi un inadeguato controllo di questo fattore di rischio. Il Dott. Furio Colivicchi ha chiuso il Simposio con messaggi essenziali per un’ottimale prevenzione cardiovascolare. Sempre più evidenze confermano la correlazione tra i livelli plasmatici di LDL - Colesterolo e rischio di eventi avversi. E’ stata, dunque, sottolineata la necessità di utilizzare i valori di Colesterolo LDL come parametro imprescindibile da controllare nel tempo per un’appropriata strategia di prevenzione cardiovascolare. La discussione che ha seguito il Simposio ha toccato i punti più controversi e scottanti della gestione delle dislipidemie, dalla frequente inappropriata sospensione della terapia statinica al mancato follow-up e non poteva mancare un riferimento all’innovativa terapia con anticorpi monoclonali anti-PCSK9 da utilizzare on-top dell’associazione statina/ezetimibe quando questa è insufficiente.