FIBRILLAZIONE ATRIALE: TRA NUOVI SVILUPPI E INCERTEZZE!

Anna Maria Iorio

La fibrillazione atriale ha subìto negli ultimi anni notevoli progressi in tutti gli aspetti: gestione, comprensione dei meccanismi nonché strategia terapeutica. In Sala Blitz avremmo occasione per discutere di aspetti più peculiari emersi negli ultimi anni, partendo dalle definizioni ai meccanismi di base, alla strategia terapeutica con nuovi anticoagulanti. Saranno soprattutto affrontate le incertezze e perplessità che questa grande evoluzione ancora lascia! La sessione si aprirà con la definizione e inquadramento delle varie fibrillazioni atriali cercando di fare ordine! Seguirà la Dott.ssa Polizzi che affronterà l’arduo argomento della stratificazione di rischio trombo-embolica, affrontando ancora i vuoti e gli interrogativi che lascia il CHADS-VASC. Come integrare le informazioni derivanti dalle metodiche di imaging nella scelta della strategia terapeutica del nostro paziente? Anche questo punto verrà affrontato e al Dott. Paolo Colonna viene dato il compito di discutere delle informazioni derivanti dalle metodiche di imaging cardiaco, come quali e quando utilizzarle! Alle già note e utili informazioni derivanti dall’ecocardiogramma con valutazione di funzione e dimensioni atriali, ruolo importante con informazioni utili ci vengono forniti anche dalla RMN attraverso la visualizzazione della geometria tridimensionale e della valutazione della quantità di fibrosi. Dalle grandi novità derivanti dalla integrazione di Imaging nella gestione del paziente con fibrillazione atriale, passeremo alle novità dei nuovi anticoagulanti affrontando utilizzo della terapia anticoagulante nel setting dei paziente con insufficienza renale ed epatopatia cercando di comprendere il farmaco migliore, dosaggio e gestione! Quindi, attraverso le evidenze dei gradi trial, integrando conoscenze di farmacocinetica e farmaco dinamica, possiamo trovare il miglior farmaco per il nostro paziente. Infine la sessione si concluderà con le novità derivanti dalla valutazione dell’imaging cerebrale nella gestione della terapia! Punto fondamentale da integrare nelle nostra pratica clinica per ponderare al meglio le scelte terapeutiche!