Gli Studi Clinici dell’ANMCO

di Aldo Pietro Maggioni
La pluralità e eterogeneità degli argomenti dimostrano ancora una volta la vitalità delle nostre iniziative di ricerca.

Nella Sala Anfiteatro, sabato 28 agosto dalle 10.00 alle 12.00, avrà luogo il Simposio “Gli Studi Clinici dell’ANMCO”. Anche nel corso di questo Congresso ANMCO ci sarà la opportunità di presentare studi coordinati dal Centro Studi della nostra Associazione su diversi argomenti di ambito cardiovascolare.

Non era possibile in questo periodo ignorare l’impatto che COVID-19 ha determinato anche nella organizzazione e nella operatività delle strutture cardiologiche. Il primo studio di cui verranno presentati i risultati è il BLITZ-COVID 19 che ha avuto lo scopo di descrivere l’epidemiologia dei ricoveri nelle UTIC italiane nello spazio temporale nel quale è in corso la infezione da COVID-19, i principali aspetti della gestione clinica dei pazienti ricoverati, il loro outcome a breve termine, l’assorbimento di risorse connesso al loro ricovero. Hanno partecipato allo studio 109 UTIC italiane, rappresentative del territorio nazionale, con l’inclusione complessiva di 6.054 pazienti.

Il secondo progetto di ricerca che verrà presentato, condotto in collaborazione con l’Università di Perugia, è lo studio COPE che focalizza l’attenzione sulla embolia polmonare. Negli ultimi cinque anni sono diventate disponibili nuove strategie di gestione della embolia polmonare, grazie alle quali la pratica clinica è probabilmente cambiata con un potenziale impatto sul decorso del paziente. Era quindi importante pianificare un registro che consentisse di descrivere la gestione attuale di questa patologia in diversi setting assistenziali: cardiologie, medicine interne, medicine d’urgenza. Sono stati inseriti nello studio complessivamente 5.213 pazienti, facendone il più grande registro esistente sull’argomento, di cui verranno descritte le strategie di gestione contemporanee in termini di diagnosi, stratificazione del rischio, ospedalizzazione e trattamento. La mortalità intraospedaliera e a 30 giorni e l’aderenza alle linee guida della Società Europea di Cardiologia verranno inoltre descritte.

Nell’ambito dello scompenso cardiaco, quest’anno verranno presentati alcuni dati dello studio G-CHF condotto in collaborazione con il Population Health Research Institute (PHRI) di Hamilton, Canada. Lo scompenso cardiaco è una condizione clinica rilevante in tutto il mondo, ma non esiste uno studio globale che documenti dati demografici, fattori socioeconomici e clinici, modelli diagnostici e gestionali, eziologia, biomarcatori, comorbilità, tipi di trattamenti, qualità della vita, barriere alla implementazione delle cure e loro esiti in tutte le parti del mondo. Tale conoscenza è essenziale nella prevenzione e nel trattamento di questa malattia globale. Lo scopo dello studio è quello di descrivere i dati demografici e clinici attuali, le variabili socioeconomiche, e i trattamenti per lo scompenso cardiaco in Nord America, America Latina, Europa, Africa, Asia e Medio Oriente con particolare attenzione alla comprensione delle differenze interregionali. Nel corso del simposio verrà descritta la epidemiologia clinica dei 23.338 pazienti inseriti nello studio.

Il simposio verrà chiuso con la presentazione delle caratteristiche dello studio EMPA-Kidney, trial clinico internazionale diretto dalla Università di Oxford di cui il Centro Studi ANMCO svolge l’attività di coordinamento dei centri di nefrologia italiani. EMPA-Kidney è uno studio randomizzato che confronta empagliflozin rispetto al placebo, somministrato in aggiunta allo usuale standard di cura, in circa 6.000 pazienti con insufficienza renale cronica, con o senza diabete mellito. Lo studio, ancora in corso, continuerà fino al raggiungimento del numero richiesto di eventi parte dell’end-point composito primario. Il follow-up consentirà una valutazione affidabile degli effetti di empagliflozin sulla progressione della malattia renale e sulla mortalità cardiovascolare e altri esiti clinici.

La pluralità e eterogeneità degli argomenti, insieme alla dimostrata capacità di collaborare con Istituzioni di ricerca nazionali e internazionali, dimostrano ancora una volta la vitalità delle nostre iniziative di ricerca.

Aldo Pietro Maggioni ANMCO
Aldo Pietro Maggioni