Il paziente con scompenso cardiaco cronico nel 2018

Christos Katsanos

In ambito di scompenso cardiaco si è assistito negli ultimi decenni ad una notevole modificazione di epidemiologia, incidenza, mortalità, ospedalizzazioni ma si è soprattutto modificato il nostro modo di approcciarci al paziente. Dall’analisi dei dati provenienti dai DRG lo scompenso si dimostra non solo patologia frequente ma una della diagnosi di dimissione più frequente (nel 2013 rappresentava il 2,9% delle diagnosi totali, rendeva conto di 192.336 dimissioni con un tempo medio di degenza di 9,3 giorni) con una netta prevalenza della diagnosi nella popolazione anziana ed elevata probabilità di re-ricovero nel primo anno. Studi di popolazione ci dimostrano che il paziente con scompenso è sempre più anziano, è affetto da ipertensione, diabete e fibrillazione atriale e presenta molteplici comorbidità oltre che condizioni di fragilità. Le comorbidità hanno spesso un ruolo eziologico nello scompenso e ne condizionano il trattamento farmacologico complicando lo stesso e quindi le possibilità di cura. Alcune condizioni tipiche della popolazione anziana quali la scarsa compliance alla terapia, il rischio di traumatismo da caduta, il delirio, le infezioni, le aritmie, le recidive ischemiche, richiedono una rapida individuazione e gestione perché sono elementi che possono deteriorare rapidamente le condizioni e la prognosi del paziente. La stabilità clinica non è sinonimo di patologia lieve in paziente a basso rischio e va pertanto ricercata anche in pazienti complessi e fragili anche utilizzando tutti quegli strumenti, ad esempio le valutazione polimetriche (come il questionario Kansas City) e il dosaggio di biomarcatori (BNP e troponina), capaci di aiutarci a predire mortalità e la re-ospedalizzazione. La terapia basata sulle evidenze, che comprende importanti innovazioni terapeutiche e device, deve essere il risultato di una gestione multidisciplinare nella quale lo sforzo organizzativo comune sia scomporre il complesso quadro della cronicità per individuare campi pratici di azione.