IN-HF 1995-2020: 25 anni… Ed una storia straordinaria che continua

Massimo Iacoviello
L’Area Scompenso Cardiaco presenta al Congresso ANMCO nuovi dati da analisi dell’IN-HF

Era il 1995 e su iniziativa del Comitato di Coordinamento dell’Area Scompenso Cardiaco ANMCO, guidato dal Prof. Luigi Tavazzi, nasceva il Registro IN-HF. L’IN-HF, inizialmente IN-CHF, è nato con “l’obiettivo di mettere a disposizione dei cardiologi uno strumento capace di produrre dati di epidemiologia clinica, raccolti giorno per giorno nel mondo reale”. Ma il successo dell’iniziativa è nato dalla felicissima intuizione di fornire a tutti i centri un software comune, con il duplice scopo di fornire un supporto informatico locale e di permettere la raccolta centrale dei dati. I cardiologi coinvolti erano nelle condizioni di inserire i dati utili alla stesura del referto e nello stesso tempo di registrare gli stessi per farli confluire nel registro. Con questo sistema, l’IN-HF è riuscito a finalizzare la grande volontà di aggregazione, confronto e collaborazione dei cardiologi ANMCO, consentendo anche di creare una grande rete italiana con il comune interesse per lo scompenso cardiaco.

Alle indovinatissime fondamenta di questa esperienza, si è aggiunta, in 25 anni, anche l’eccezionale capacità di evolversi, un’esperienza la cui vitalità è stata garantita dai feed-back dei cardiologi coinvolti della rete e del preziosissimo ed indispensabile supporto del Centro Studi ANMCO guidato da Aldo Maggioni. Con questi presupposti, non è difficile comprendere i ragguardevoli traguardi scientifici ed editoriali raggiunti. I risultati pubblicati negli ultimi 20 anni su prestigiose riviste internazionali hanno analizzato a tutto tondo la sindrome dello scompenso cardiaco acuto e cronico delineando l’evolversi dei profili clinici dei pazienti con scompenso seguiti nelle cardiologie italiane, il positivo mutamento della prognosi a distanza con una riduzione della mortalità e morbilità e il progressivo miglioramento della gestione terapeutica a testimoniare l’importanza del confronto e della partecipazione ad una rete di pari nel sostenere l’appropriatezza delle scelte terapeutiche. I ricercatori del Registro IN-HF hanno descritto le specificità della popolazione con scompenso acuto e cronico gestita nelle unità di cardiologia, evidenziato il ruolo prognostico di predittori clinici come i disturbi di conduzione, l’anemia, la disfunzione renale, l’iperglicemia, e documentato i comportamenti prescrittivi nel mondo reale e la correlazione tra implementazione terapeutica ed esiti. Oggi, a distanza di 25 anni, l’IN-HF è uno straordinario patrimonio di dati utile all’estrazione mirata di analisi che ci consentono di comprendere la gestione, il trattamento e gli esiti dei nostri pazienti affetti da scompenso cardiaco, in un periodo di tempo molto lungo. A fare il punto su queste variazioni anche in base alle fasce di età dei pazienti, le ultime analisi promosse dall’Area Scompenso Cardiaco i cui risultati saranno presentati in occasione del 51° Congresso Nazionale ANMCO 2020 come comunicazioni orali dal titolo: “Evoluzione temporale dei fenotipi di scompenso cardiaco: 20 anni nel registro italiano ANMCO IN-CHF”; “La prognosi dello scompenso cardiaco cronico: trend temporali nel registro italiano ANMCO IN-HF.”; “Trend di implementazione dei trattamenti per lo scompenso cardiaco cronico: 20 anni nel registro italiano ANMCO IN-HF”. Risultati che testimoniano quanto sia ancora attuale e vitale un’esperienza nata 25 anni fa e che non smette di dare i suoi generosi frutti.