La Convention dei Centri Scompenso: una fotografia della realtà per progettare il futuro!

Stefania Angela Di Fusco

Quest’anno la Convention organizzata dall’Area Scompenso Cardiaco rappresenta una tappa importante per la realizzazione di una rete assistenziale dedicata ai pazienti con scompenso cardiaco. L’appuntamento annuale, nel corso del Congresso Nazionale dell’ANMCO, come consuetudine è stato occasione di aggregazione e confronto per tutti i cardiologi che sono coinvolti nella gestione del paziente con scompenso cardiaco. La Dott.ssa Aspromonte, Chairperson dell’Area Scompenso Cardiaco, ha aperto la Convention con la presentazione del documento sulla riorganizzazione degli ambulatori dedicati allo scompenso. È stato sottolineato come per una funzionale rete organizzativa, il cui obiettivo è soddisfare i bisogni dell’eterogenea popolazione di pazienti affetti da scompenso cardiaco, sia necessario distinguere le strutture già presenti sul territorio in livelli di complessità. Sono stati, quindi, riportati i criteri in base ai quali gli ambulatori dedicati allo scompenso possono essere distinti. È stata esposta, in maniera puntuale, la definizione di ciascun livello, basata sulle prestazioni diagnostico-terapeutiche che la struttura è in grado di offrire. Nel corso della Convention, inoltre, sono stati presentati gli attesi risultati preliminari della Survey sugli ambulatori scompenso, e confrontati con i dati del precedente Censimento delle Cardiologie, che risale al 2010. Sondaggio utile per conoscere la distribuzione dei centri dedicati allo scompenso a livello territoriale, le dotazioni strumentali ed il personale sanitario coinvolto per la loro gestione. I risultati completi della Survey consentiranno di disegnare una mappa necessaria per pianificare una razionale organizzazione della rete assistenziale. Una parte dell’incontro è stata incentrata sulla discussione del modello di rete da progettare al fine di ottenere un sistema integrato dall’ospedale al territorio. La partecipazione dell’assemblea è stata dinamica; numerose ed interessanti le proposte avanzate. Con la presentazione di casi clinici aneddotici, idealmente si è passati dalla teoria della speculazione alla pratica clinica che ha mostrato le difficoltà che si incontrano nei percorsi assistenziali del mondo reale. I referenti degli ambulatori dello scompenso, rappresentanti di differenti realtà regionali, hanno testimoniato la loro esperienza, riportato le principali criticità presenti allo stato attuale e commentato con entusiasmo le potenzialità di un modello organizzativo integrato come quello proposto dal Documento elaborato dai membri dell’Area Scompenso Cardiaco. L’assemblea è stata, dunque, lo specchio della vivacità culturale, scientifica ed organizzativa di tutto il Comitato di Coordinamento dell’Area Scompenso Cardiaco, cui non possiamo che augurare ancora Buon Lavoro!