Il punto di vista dell’ANMCO e dell’AHA sulla terapia antitrombotica nella cardiopatia ischemica: un Simposio Congiunto che fa luce su aspetti controversi

Stefania Angela Di Fusco

Anche quest’anno nel corso del Congresso Nazionale ANMCO si sono svolti diversi ed attesissimi eventi congiunti con le più prestigiose Società Scientifiche americane. Tra questi il Simposio Congiunto ANMCO – American Heart Association (AHA) che si è tenuto venerdì 12 maggio e che ha visto come moderatori la Dott.ssa Kathryn Taubert ed il Dott. Furio Colivicchi.

La Sessione, mettendo a confronto il punto di vista di autorevoli esperti della società scientifica americana e di quella italiana, ha fornito una panoramica aggiornata su alcuni aspetti controversi nella gestione della terapia antitrombotica post-sindrome coronarica acuta.

Il primo grande capitolo affrontato è stato la durata della duplice terapia antiaggregante, focalizzando l’attenzione sulle caratteristiche del paziente che maggiormente può giovarsi di una duplice anti-aggregazione nel lungo termine. È stata analizzata la terapia antitrombotica ottimale sia nella cardiopatia ischemica stabile che nella SCA in considerazione della strategia terapeutica messa in atto nel singolo paziente: terapia medica, PCI con BMS o DES, by-pass aorto-coronarico. Il Dott. Vincent Bufalino, in rappresentanza dell’AHA, ha illustrato i principali punti delle più recenti linee guida americane.

Il punto di vista dell’ANMCO è stato poi presentato dal Dott. Leonardo De Luca che ha enfatizzato l’importanza della valutazione del rischio trombotico ed emorragico, facendo riferimento agli score di rischio attualmente disponibili con l’auspicio che vengano realizzati score applicabili non solo nella cardiopatia ischemica ma in molteplici contesti clinici. Il secondo controverso argomento affrontato è stato la terapia antitrombotica nei soggetti con cardiopatia ischemica e fibrillazione atriale, nel tentativo di dare una risposta al quesito relativo a quale terapia anticoagulante associare a quale farmaco antiaggregante. Ancora una volta il Dott. Vincent Bufalino ha presentato il punto di vista della società scientifica americana.

L’armamentario farmacologico antitrombotico attualmente a disposizione include almeno 6 anticoagulanti orali e 4 anti-aggreganti, per un totale di oltre 10 farmaci antitrombotici, tra nuovi e vecchi anticoagulanti e nuovi e vecchi antiaggreganti, i quali potenzialmente si possono variamente combinare tra loro evidenziando come, ad oggi, la terapia più adatta nel singolo paziente sia tutt’altro che scontata. A seguire il Dott. Furio Colivicchi, come rappresentante dell’ANMCO, ha presentato i dati relativi alla gestione della terapia anticoagulante orale nella realtà italiana ed ha illustrato il punto di vista della nostra Associazione facendo riferimento a quanto riportato nel Position Paper dell’ANMCO “Direct new oral anticoagulants for the prevention of thromboembolic complications in patients with atrial fibrillation: clinical scenarios and future perspectives” recentemente pubblicato sull’European Heart Jourrnal supplement.

Considerando l’estrema attualità delle tematiche affrontate e la grande competenza dei relatori in campo, il dibattito in Sala Anfiteatro è stato vivace ed interessante, imperdibile occasione di approfondimento offerto dal 48° Congresso Nazionale ANMCO.