simposio definizione, precisione e appropriatezza del segnale elettrocardiografico di: elettrocardiografi, ergometri, holter e monitor posto letto documento di consenso ANMCO – SIT – AIIC

Valentina Mantovani
"Storia di un problema negletto"

L’acquisizione del segnale elettrocardiografico, che sia di un ECG di superficie, ECG Holter, test ergometrico, di una telemetria o un monitor al letto del paziente richiede il rispetto di regole tecniche e l’utilizzo di apparecchiature adeguate al fine di evitare errori interpretativi. La presente sessione ha quindi lo scopo di fornire le referenze scientifiche in grado di offrire un’acquisizione del segnale ad alta fedeltà.

Il segnale elettrocardiografico, che sia di un ECG di superficie, ECG Holter, Test ergometrico, telemetria o un monitor al letto del paziente è uno strumento utilizzato per l’analisi del ritmo, disturbi di conduzione e l’analisi del tratto ST. L’affidabilità di tale analisi, tuttavia, dipende dalla corretta registrazione, elaborazione e output del segnale. Tale processo viene dato usualmente per scontato con possibilità di alterata interpretazione del tracciato stesso. Il posizionamento degli elettrodi in posizioni diverse da quelle standard (Triangolo di Einthoven) può significativamente modificare il tracciato elettrocardiografico. In maniera analoga utilizzo di frequenze di acquisizione diverse da quelle ottimali (comprese tra 0,05 -150 Hz) e l’impiego di filtri non appropriati può portare a errori diagnostici. L’esecuzione di un affidabile tracciato ECG parte quindi da un corretto posizionamento degli elettrodi che devono essere ad una corretta distanza tra loro e applicati su cute asciutta e, possibilmente, su parti ossee per evitare interferenze e oscillazioni della linea isoelettrica derivante dal movimento muscolare. I successivi step che consistono nella individuazione delle onde (QRS, P, T), la compressione e lo storage dei dati dipende dagli apparecchi elettrocardiografici che devono avere caratteristiche di progettazione e costruzione a norma di legge (norma di riferimento delle apparecchiature elettromedicali IEC 601-1, marchi CE e approvazione FDA). Gli apparecchi elettrocardiografici moderni sono dotati di sistemi di refertazione automatici che, tuttavia, per quanto sofisticati, non risultano infallibili nell’ambito dell’estrema mutevolezza degli aspetti ECG nonché del differente significato di alcuni aspetti in base a sesso ed età. In quest’ottica è ragionevole fidarsi di una refertazione automatica “normale” e prestare invece molta attenzione a quelle “anormali”. In tutti i casi, comunque, tali referti andranno verificati e validati. Con le suddette premesse, questa interessante sessione della seconda giornata di congresso, ci conduce in un viaggio lungo aspetti tecnici e operativi, spesso non valorizzati nella pratica clinica, ma con potenziali ripercussioni diagnostiche, gestionali e medico legali di notevole importanza.