Simposio “Gli Studi Clinici dell’ANMCO”

Stefania Angela Di Fusco
Una straordinaria occasione per aggiornarsi sugli Studi Clinici condotti dal Centro Studi “fiore all’occhiello” dell’ANMCO

Evento sempre atteso nel corso del Congresso Nazionale è la presentazione degli studi di ricerca clinica condotti dal Centro Studi dell’ANMCO. Notoriamente il Centro Studi è “il fiore all’occhiello” dell’ANMCO, riportando le parole del Presidente, con una produzione scientifica la cui qualità è riconosciuta a livello internazionale. Il Simposio dedicato all’aggiornamento su alcuni dei principali studi clinici si è tenuto il 6 giugno alle 10.30 nella Sala Washington, con la sapiente moderazione del Presidente Michele Massimo Gulizia e del Direttore del Centro Studi Aldo Pietro Maggioni. Il primo studio presentato fa parte del filone di ricerca innovativa dell’ANMCO, il cui scopo è identificare le caratteristiche dei pazienti con fenotipi “outliers” ovvero che deviano dal comportamento usuale. Si tratta dello Studio VAR (Investigation of patients with BAV requiring valve and/or aortic repair. Correlation of surgical and ECO distinctive features with histologic and genetic findings in phenotypically homogeneous outlier cases) condotto su pazienti con bicuspidia valvolare aortica (BAV) candidati a chirurgia, i cui risultati preliminari sono stati presentati dal Dott. Bruno Merlanti. Lo studio ha analizzato le caratteristiche morfologiche, valutate in corso di chirurgia ed ecocardiograficamente, genetiche ed istologiche dei pazienti con BAV, al fine di identificare pazienti maggiormente a rischio di sviluppare un’alterazione funzionale valvolare o un’evoluzione aneurismatica della parete aortica. I pazienti con BAV in questo studio sono stati suddivisi in 4 gruppi: – BAV con rigurgito isolato; – BAV con normale funzione ma associata ad aneurisma dell’aorta; – BAV con rigurgito valvolare e dilatazione aortica; – BAV con stenosi isolata in pazienti con più di 60 anni. All’analisi istologica si è osservata una significativa differenza tra i gruppi in termini di presenza di degenerazione cistica e frammentazione elastica ed una correlazione tra storia di ipertensione e presenza di frammentazione elastica. All’analisi genetica sono state osservate nuove mutazioni. Una preliminare conclusione è che i pazienti con bicuspidia non sono tutti uguali ed i fenotipi differenti verosimilmente non rappresentano fasi diverse della stessa malattia. A seguire Aldo Pietro Maggioni ha riportato i risultati derivati dall’analisi di quasi due decadi di Registro IN-HF (Italian Network of Heart Failure), realizzato grazie alla preziosa collaborazione di ben 95 centri distribuiti su tutto il territorio italiano. È stato illustrato cosa è cambiato negli ultimi 20 anni nell’epidemiologia clinica, nei trattamenti e nei percorsi diagnostico-terapeutici. L’analisi dei dati, derivati da una popolazione di più di 21.000 pazienti, evidenzia come nello scompenso cardiaco con funzione sistolica depressa l’applicazione delle raccomandazioni terapeutiche delle Linee Guida ha permesso un miglioramento della prognosi, mentre nello scompenso cardiaco a funzione sistolica conservata, in assenza di trattamenti “evidence-based”, gli outcome non sono cambiati nel tempo. Il terzo studio è stato presentato dal Dott. Filippo Ottani che ha illustrato i risultati dello Studio CYCLE il cui scopo era la valutazione dell’efficacia della ciclosporina A nell’infarto miocardico acuto riperfuso. 410 pazienti sono stati randomizzati dopo riperfusione con PCI: 207 trattati con ciclosporina A e 203 gruppo controllo. Lo studio ha evidenziato che un singolo bolo di ciclosporina A prima della PCI: non aumenta la risoluzione del sopraslivellamento del tratto ST, non è associato a riduzione dei livelli cTn né a migliore frazione di eiezione al controllo a 4 giorni o a 6 mesi. Complessivamente gli studi presentati sono esempi del vivace, originale ed estremamente interessante lavoro di ricerca scientifica che il Centro Studi ANMCO svolge da oltre 20 anni.