Il focus sulla “Cluster Network” organizzato dall’Area Scompenso Cardiaco ANMCO ha permesso ai partecipanti di approfondire meglio il nuovo progetto portato avanti dall’Area in sintonia con la Task Force di CardioNeurologia e con l’Area Giovani. L’intento, come ben spiegato dal Dott. Mortara, è quello di coinvolgere attivamente i centri scompenso, non solo attraverso la partecipazione passiva ma anche attraverso idee specifiche e proposte che sono state inviate proprio dai centri scompenso. Il nome di “Cluster Network” vuol dire proprio questo: gruppi (cluster) che si mettono insieme accomunati dallo stesso interesse.
Di fatto, prima del Congresso Nazionale, a tutti i Centri Scompenso è stato inviato un Questionario sui dati di attività domandando un parere sull’idea del cluster; su 448 centri hanno risposto 254. I cluster, in questa fase iniziale, saranno proposti dall’Area, ma successivamente potranno essere anche gli stessi centri ad avanzare proposte attive mentre l’Area manterrà il suo ruolo di aggregazione, di studio e di valutazione sulla fattibilità del progetto. I primi cluster proposti dall’Area Scompenso Cardiaco sono: le miocarditi, nei Centri che possono eseguire una RMN cardiaca, le cardiomiopatie giovanili intese in pazienti con età inferiore a 50 anni, lo scompenso cardiaco nei pazienti affetti da evento cerebrale acuto e ricoverati nelle stroke unit, quest’ultimo in collaborazione con la Task Force di CardioNeurologia.
I tre progetti sono stati presentati rispettivamente dalla Dott.ssa Macera, dal Dott. Pasqualucci e dalla Dott.ssa Carletti. Tutti e tre sono partiti dal back – ground di ciascuna patologia per poi illustrare brevemente l’obiettivo del progetto. I tre progetti sono legati dalla volontà di raccogliere in CRF semplici dati di questa tipologia di pazienti, costruire una rete e permettere un coordinamento tra centri hub e spoke allo scopo, ancora una volta, di rendere più omogenei possibili i comportamenti sanitari e i trattamenti per queste tre categorie di pazienti.